Alle 21 di ieri sera (martedì 6 maggio) le porte tirate a lustro, con le rinnovate bacheche ai lati del cinema La Perla di Empoli (via dei Neri, 5), si sono spalancate: dopo sei anni di chiusura, la sala si è riempita in pochi minuti. Un pubblico davvero numeroso, tra vincitori, società sportive, associazioni, ma anche autorità civili e militari, Istituzioni regionali, rappresentanti del Consiglio comunale di Empoli e soprattutto, cittadine e cittadini presenti ad applaudire i loro ‘campioni’.
La 29esima edizione del “Premio Una Città per lo Sport Albano Aramini”, è tornato a ‘casa’: il massimo riconoscimento per lo sport empolese ha segnato una riapertura importante del cinema ‘La Perla’ che diverrà uno spazio per giovani, grazie all'Unione dei Comuni, il Comune di Empoli ha vinto un bando di 300 mila euro che serviranno a dargli un nuovo volto.
Le persone ‘incredule’ di vedere rialzate le saracinesche del cinema, entrando si guardavano e commentavano la storia di un luogo che ha visto, tante primavere sul quel palco e per questa amministrazione, la sua ‘prima’ edizione del ‘Premio Aramini’, è stata un’occasione doppiamente importante, per lo sport e per la città.
Il sindaco ha aperto la serata con emozione nel vedere la platea e La Perla aperto, acceso e fruibile: è la bellezza. È un’occasione eccezionale perchè erano finiti i lavori di sistemazione della sala e dei corridoi, adesso si pensa al suo futuro. Il futuro è proprio lì, grazie all'Unione dei Comuni, il Comune di Empoli ha vinto un bando Anci di 300 mila euro che serviranno a trasformare questo luogo in uno spazio giovani, per i giovanissimi per i quali è davvero necessario.
Intanto vederlo riaperto dopo sei anni è una bella gioia. In sala c’è tutta una città che riconosce l’impegno dei singoli atleti, il riconoscimento di tutto quello che è impegno e risultato sportivo per fare del buono per gli altri. Il premio, sempre nelle parole del sindaco, ricorda la grande pluralità dello sport empolese, in tutti i vincitori possiamo vedere quanti sport ci sono in città, a volte dimenticati ma il premio ce li ricorda.
Ogni impegno di ogni atleta merita e il premio dice bravi. Dopo tanti anni che una società esiste si vedono questi risultati nel senso di raggiungimento di obiettivi e di durata nel tempo e lì, nel pubblico, c’erano rappresentati tanti ruoli di volontari che prendono un pezzo della loro vita e lo mettono in campo con passione e fanno sì che tante associazioni sportive esistano. Il sindaco li ha ringraziati e un lungo applauso ha fatto il resto. Nel suo saluto istituzionale, il sindaco ha ricordato ancora Albano Aramini che si è impegnato molto per lo sport della nostra città. e come diceva, nel silenzio di tutti i giorni, c’è un grande impegno e tenacia a Empoli.
L’assessora allo sport, durante la serata, nei suoi interventi ha rimarcato l’importanza dello sport nel sociale, ha ringraziato l’anima della serata che sono le società sportive, questa è stata l’occasione per dare risalto alla longevità, fatto di impegno, generazione dopo generazione. Sono stati celebrati, sempre nelle parole dell’assessora, i risultati sportivi e tutto non avviene dall’oggi al domani ma grazie a un lavoro costante fatto anche di fallimenti, si cade e ci si rialza. Ed è l’occasione per ribadire che lo sport è sociale.
L’assessora ha poi ringraziato la famiglia di Antonio Bassi insieme alla famiglia di Albano Aramini: il premio è stato istituito da lui, sarà portato avanti e sarà celebrato, ogni anno, come merita.
LE PREMIAZIONI - Si entra nel vivo della cerimonia presentata da Giulia Meozzi. In platea, tutte le discipline sportive vincitrici che mano a mano sono state chiamate sul palco, prima un video che ha raccontato storia, sudore, dedizione e risultati individuali e di squadra, sempre.
Per la Sezione 1 per i migliori risultati a livello promozionale: premiate Us Valdorme 50 anni di storia (calcio amatoriale/Pallavolo), a salire sul palco il presidente Roberto Galli; Empoli Pallanuoto 40 anni (Pallanuoto), ritira il premio, il vice presidente Sandro Prosperi; per Elsasport e i suoi 40 anni (pallavolo), il premio è stato consegnato a uno dei fondatori della società Mauro Bertelli.
Ognuno di loro ha espresso con commozione la gioia di ricevere il ‘premio’ più ambito dello sport empolese, dopo tanti anni di storia sportiva consolidata e risultati a livello promozionale.
Prima di chiamare i vincitori della Sezione 2, il sindaco della città ha assegnato la menzione alla memoria per Niang Assane, 22 anni, scomparso per un malore lo scorso novembre, originario del Senegal ma nato e cresciuto a
Ponte a Elsa, allenatore dei ragazzi dell'US Ponte a Elsa 2005, alla sorella Niang Adama.
“Mio fratello lo apprezzerebbe tantissimo, era la figura dell’atleta in assoluto. Amava il calcio e per lui andare all’allenamento ogni giorno era la sua grande gioia e sì, in parte ha coronato il suo sogno”.
Le premiazioni sono proseguite con la Sezione 4: personaggio empolese che per meriti sportivi ha contribuito a divulgare l’immagine della città. Claudio Del Rosso, stella di bronzo al merito sportivo rilasciata dal Coni, accolto con un grande applauso, ha ricevuto il riconoscimento da Fabrizio Biuzzi (ex assessore allo sport del Comune), Simone Cardullo, presidente Coni Toscana e il delegato Coni Firenze, Gianni Taccetti.
“Con Albano, ho lavorato e collaborato e l’ho fatto anche con Sauro Cappelli: con loro ho dedicato tanto tempo allo sport e ringrazio le tante persone meravigliose che mi hanno permesso di poterlo fare”.
Per la Sezione 5: promozione dello sport a livello sociale, l’assessora allo Sport ha premiato insieme a Claudio Del Rosso, la ‘Scuola del tifo’, l’Unione Clubs Azzurri” con il suo presidente, Athos Bagnoli. Un bell’esempio di come promuovere e trasmettere quei valori fondamentali che devono accompagnare ogni esperienza sportiva, sia dentro che fuori dal campo. Una realtà di rispetto e condivisione.
“Io metto quello che posso ma sono gli altri che permettono che tutto questo possa accadere. Questo progetto è tutto nostro ed è grazie all’Empoli che ci supporta”.
Tocca poi alla Uisp Empoli Lega Biliardo con il suo responsabile, Marco Fulignati premiato dall’assessora allo sport insieme a Arianna Poggi, presidente del comitato Uisp Empoli Valdelsa. Un’attività sociale molto forte che vale la pena riconoscere. Chiude la premiazione di questa sezione, la felicità con l’Accademia Scherma Empoli per il “Progetto nastro Rosa”, presente la presidente Elena Cazzato: a consegnare il premio insieme all’assessora e Paolo Scardigli, presidente dell’associazione Astro. Dal palco l’appello: aprite le porte delle palestre affinchè tutti gli sport siano inclusivi per tutte e tutti.
Dopo questa premiazione, il momento emozionante della menzione consegnata dal sindaco a Meri Malucchi che in passato ha militato nell’Empoli pallavolo e Gianni Assirelli per la realizzazione e promozione della campagna di sensibilizzazione “Meri team-Alziamo il muro”. Lo scenario non cambia. Commozione nel raccontare la malattia e prima la vita nello sport vissuto dal basso: Meri ha regalato forza, tanta, nonostante la sua perdita, una lottatrice che arriva dallo sport che combatte ogni giorno la sua vita cambiata per sempre. Un muro contro la malattia. E le mani si sono alzate al cielo.
Si torna alle ‘sezioni’, la 2: società sportiva che ha raggiunto il miglior risultato a livello agonistico. L’assessora e il responsabile del settore giovanile dell’Empoli Calcio Federico Bargagna hanno consegnato il premio alla squadra Hockey Empoli, rappresentata dal presidente Paolo Errico e dagli allenatori Carboncini-Castelli-Iasello.
Questa è stata anche l’occasione per rilanciare la campagna biglietti dell’Empoli FC “Crediamoci Insieme”: un messaggio forte alla città per sostenere la squadra del cuore, tutti insieme, e ‘crederci’.
Poi spazio a una premiazione molto speciale: protagonista del riconoscimento l’Unione nazionale veterani dello sport sezione Empoli. Il delegato Giuseppe Valenti e Marchetti Claudio dell’Atletica Toscana Empoli hanno premiato Greta Settino dell’Atletica Toscana Empoli. Sul palco anche Pierluigi Ficini, vice presidente nazionale Unvs e Nicola Lofrese, delegato Unvs per la Toscana.
Le battute finali che raccontano il pathos di questa 29esima edizione, sono per Albano Aramini e la sua famiglia. Presenti il figlio, Luca Aramini e la moglie Graziella Giomi che insieme al sindaco consegnano il premio della Sezione 3:
atleta che ha conseguito il miglior risultato a livello agonistico a Leonardo Sostegni, empolese, nella squadra campione mondiale Under 19 canottaggio dei Canottieri Limite, alla presenza anche del sindaco del Comune di Capraia e Limite.
“Il canottaggio richiede tanto, allenamenti duri, senza perdere di vista lo studio. Sveglia all’alba, si va a correre, poi a scuola, poi ci si allena, poi si studia e via così. Non credere che esistano persone dotate, è solo l’amore che porta ai grandi risultati”.
In questa sezione è stata inserita la menzione a Ginevra Taddeucci, bronzo alle olimpiadi Parigi 2024 dei10 km, nata nella TNT Empoli: a ritirare il premio, il padre Massimiliano.
Una serata piena che ha saputo rendere onore a tante discipline sportive che in questa città lavorano duro, buttano fuori anima e sudore, non mollano per la pratica di uno sport per tutte e tutti.
Il gran finale è stato con la Sezione 6: Premio giornalistico Antonio Bassi. Sono saliti sul palco il sindaco, l’assessora, l’ufficio stampa del Comune di Empoli insieme ai rappresentanti della famiglia di Antonio Bassi (Gabriella e Giovanni Bertelli e Anna Conti suoi cugini), per premiare Marco Mainardi, giornalista sportivo che ha scritto il libro “USE una storia lunga 100 anni”.
E con le ultime menzioni speciali conferite a Alberto Alderighi (ex dirigente dell’USE Basket scomparso a 81 anni lo scorso dicembre, ha dedicato 50 anni allo sport) e Carlo Faraoni, scomparso nel 2022, grazie al suo archivio ha contribuito alla stesura del libro “USE una storia lunga 100 anni”. Alle famiglie Alderighi e Faraoni è stato consegnato il riconoscimento dal giornalista Marco Mainardi.
PREMIO ‘UNA CITTÀ PER LO SPORT’ – Istituito nel 1996 con lo scopo di consegnare, in un’unica cerimonia alla presenza di rappresentanti delle società sportive e delle autorità locali, il giusto riconoscimento ad atleti e atlete e società che ogni anno si distinguono particolarmente per i risultati sportivi raggiunti. Nel 1997 il Premio è stato intitolato alla memoria di Albano Aramini, assessore allo sport e vicesindaco, e rappresenta, quindi, il massimo riconoscimento per lo sport empolese consegnato dall'amministrazione comunale. L'assegnazione del premio "Una città per lo sport - Albano Aramini" è decisa da un'apposita Commissione composta dai rappresentanti degli organi di informazione locale e da esponenti del mondo sportivo empolese.