Isabella de' Medici al centro di un convegno svoltosi al MuMeLoc di Cerreto Guidi

Isabella de' Medici al centro di un convegno svoltosi al MuMeLoc di Cerreto Guidi
isabella de' medici
Il segno lasciato dai Medici in Toscana è enorme e grazie al Progetto/Rete Le vie dei Medici Museo diffuso en plein air, è ora possibile scoprire questo straordinario patrimonio

Il segno lasciato dai Medici in Toscana è enorme e grazie al Progetto/Rete Le vie dei Medici Museo diffuso en plein air, è ora possibile scoprire questo straordinario patrimonio.

Finalizzato alla scoperta e alla valorizzazione di itinerari medicei, il progetto, grazie alla Prof. Patrizia Vezzosi, è stato avviato nel 2004 attraverso scambi culturali fra scuole e ha coinvolto sempre di più istituzioni e associazioni, in particolare il Comune di Cerreto Guidi e Italia Nostra, creando una ‘Rete di fatto’ estesa a tutta la Toscana e non solo.

Sta dentro questo virtuoso percorso l’iniziativa ospitata nei giorni scorsi al MuMeLoc di Cerreto Guidi dove si è tenuta la seconda tappa del Convegno itinerante su Le vie dei Medici “Le Donne Medici: dalla Toscana all’Europa”.

Promosso dall’Associazione Le vie dei Medici APS, nell’ambito del Progetto regionale La Toscana delle donne, il convegno ha goduto del patrocinio e del contributo del Comune di Cerreto Guidi.

Il Convegno, dal titolo “Isabella de’ Medici: da protagonista della ‘leggenda nera’ del Rinascimento a modello di leadership femminile”, è stato aperto dall’intervento della  presidente dell’Associazione Le vie dei Medici APS, Patrizia Vezzosi. Nel corso dell’iniziativa sono intervenute la sindaca di Cerreto Guidi, l’archivista e storica Elisabetta Mori che ha parlato dell’onore perduto di Isabella de’Medici e degli stereotipi di genere e Cecilia Luzzi del Conservatorio Cesena-Rimini che si è invece occupata del mecenatismo musicale mediceo. A proposito di musica, da segnalare che la mattinata, seguita da un pubblico numeroso, si è conclusa con l’esecuzione della Canzone di Isabella “Lieta vivo et contenta” con il maestro di liuto Mirco Dimitrio e il soprano Francesca Caligaris.

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