Greve in Chianti, sequestrati 23 kg di cocaina: arrestati una 38enne e un complice

Greve in Chianti, sequestrati 23 kg di cocaina: arrestati una 38enne e un complice
sequestro di droga
Operazione della Polizia in via Zani: droga nascosta in casa e in auto, scoperti anche oltre 11mila euro in contanti. I due arrestati sono stati portati a Sollicciano in attesa di convalida

A seguito di un’attività info-investigativa, gli agenti – appostati all’esterno dell’abitazione di una 38enne in via Zani, a Greve in Chianti – hanno notato un uomo che, dopo aver parcheggiato l’auto con atteggiamento sospetto, si è diretto verso l'appartamento. Pochi minuti dopo, è uscito con una busta in stoffa, che ha riposto rapidamente all’interno del veicolo, guardandosi intorno come a voler verificare di non essere osservato.

Insospettiti dal comportamento particolarmente guardingo dell’uomo, i poliziotti sono intervenuti per effettuare un controllo, accertando che all’interno della borsa si trovavano sei panetti di forma parallelepipeda, avvolti in plastica blu con la scritta “357”, contenenti cocaina.

Poco dopo è sopraggiunta sul posto anche la 38enne, che, alla vista degli agenti, ha tentato di allontanarsi accelerando il passo, nel tentativo di eludere il controllo. È stata però inseguita e fermata poco dopo.

La perquisizione estesa all’abitazione ha permesso di rinvenire, all’interno di un borsone nascosto in un ripostiglio, altri panetti di sostanza con caratteristiche simili a quelli trovati nell’auto. Inoltre, dietro a un quadro è stata scoperta una cassaforte contenente 11.450 euro in contanti.

Complessivamente, sono stati sequestrati 20 panetti di cocaina, per un peso totale di circa 23 kg, oltre al denaro contante.

I due sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, condotti presso la casa circondariale di Sollicciano in attesa della convalida della misura precautelare.

Si precisa che le responsabilità delle persone indagate e la fondatezza delle accuse saranno valutate nel corso del successivo processo. Al momento, gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti.

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