Empoli si stringe nel cordoglio per la scomparsa di Loriano Bagnoli, fondatore e storico presidente della Sammontana, una delle aziende simbolo del territorio e dell’Italia del dopoguerra. Figura di spicco dell’imprenditoria toscana, Bagnoli – insieme ai fratelli Renzo e Sergio – trasformò la piccola latteria del padre Romeo in una delle più importanti industrie del gelato del Paese.
«La notizia della morte di Loriano Bagnoli ha colpito non solo la città di Empoli, ma tutto il mondo dell’imprenditoria italiana», afferma Jacopo Mazzantini, segretario del Pd Empolese Valdelsa. «È stato un pioniere, un uomo di straordinaria intuizione e determinazione che ha trasformato un piccolo laboratorio artigianale in un colosso dell’industria dei gelati. La sua passione per l’eccellenza, l’innovazione e la qualità ha guidato ogni passo della crescita di Sammontana, rendendola un simbolo di successo e tradizione».
Anche il senatore Dario Parrini ha voluto ricordarlo: «Loriano Bagnoli è stato un protagonista assoluto dello sviluppo economico di Empoli e di tutto il territorio empolese. Con i fratelli Renzo e Sergio seppe imprimere una spinta potente all’idea imprenditoriale del padre, trasformando Sammontana in un gigante nazionale nella produzione di gelato. Con lui se ne va un capitano d’industria a tutto tondo».
Un ricordo personale arriva da Brenda Barnini, consigliera regionale ed ex sindaca di Empoli: «Ricordo benissimo la prima volta che lo incontrai nel 2014, appena eletta. Fu una chiacchierata densa di riflessioni, uno scambio di punti di vista anche molto diversi sulla nostra città e sul suo futuro. Quando si dice Sammontana si dice Empoli, si dice lavoro e impresa, un’alleanza solida nel solco dei valori che tengono insieme la nostra comunità».
Commosso anche il messaggio di Rossano Rossi, segretario generale della Cgil Toscana, che fu operaio e delegato sindacale in Sammontana: «Quando andai a fare la prima stagione alla Sammontana avevo 16 anni. Mi ricordo bene di Loriano e dei suoi fratelli, sempre presenti in azienda, capaci di brontolare se qualcosa non funzionava ma anche di fare battute amichevoli che ci facevano sentire vicini. Era la fabbrica di Empoli, e dire di lavorare lì era motivo d’orgoglio. Con Loriano ho avuto anche scontri sindacali duri, ma sempre nel rispetto reciproco e con un grande amore comune per la fabbrica».
Infine, il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi ha voluto sottolineare l’eredità lasciata dall’imprenditore: «Loriano Bagnoli, insieme ai fratelli, iniziò nel 1948 a trasformare la latteria del babbo Romeo in un’azienda che ha portato il nome di Empoli nel mondo. Ha guidato Sammontana con visione e saldezza, tenendo molto al rapporto con i lavoratori e formando una nuova generazione capace di affrontare le sfide del futuro. Oggi se ne va un pezzo della Empoli industriosa, quella che dopo la guerra ha costruito con sapienza e pazienza. Grazie di tutto, Loriano».
Empoli perde così non solo un imprenditore illuminato, ma uno dei simboli più autentici della sua identità produttiva e comunitaria.

