Certaldo, scritte razziste e manifesti del referendum strappati: la condanna del sindaco Campatelli

Certaldo, scritte razziste e manifesti del referendum strappati: la condanna del sindaco Campatelli
manifesti strappati
Il primo cittadino definisce l'episodio ''Un atto vile e antidemocratico'' e ribadisce l’impegno del Comune contro ogni forma di razzismo e intolleranza

Ferma condanna da parte del sindaco di Certaldo Giovanni Campatelli in seguito a un grave episodio avvenuto nella notte: alcuni pannelli elettorali destinati alla campagna referendaria sono stati deturpati con scritte razziste e manifesti lacerati.

«Si tratta di atti vili, antidemocratici e inaccettabili – ha dichiarato Campatelli – che offendono non solo le persone direttamente coinvolte, ma l’intera nostra comunità». Il primo cittadino ha sottolineato come simili gesti rappresentino un attacco diretto ai valori fondamentali della democrazia, della libertà di espressione e della convivenza civile: «Senza voler entrare nel merito politico dei quesiti referendari, il rispetto delle regole democratiche e dei dettati costituzionali è imprescindibile per la nostra società».

Campatelli ha espresso solidarietà alla CGIL di Firenze, ai partiti, ai comitati e ai volontari impegnati nella campagna referendaria, ribadendo l’impegno dell’amministrazione comunale nel contrastare ogni forma di razzismo, intolleranza e violenza:
«Certaldo è e continuerà a essere un luogo rispettoso dei principi della Costituzione», ha concluso il sindaco. Le indagini per risalire agli autori del gesto sono in corso.

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