I gruppi consiliari Partito Democratico, Una Città per Vivere, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Castelfiorentino di tutti hanno espresso una ferma e decisa condanna rispetto ai fatti accaduti durante la seduta del Consiglio comunale di mercoledì 28 maggio, culminati nella sospensione della stessa.
«Il comportamento del consigliere Angelo Fiore ha rappresentato un grave ostacolo al corretto svolgimento del dibattito politico – affermano i consiglieri –. Con una condotta deliberatamente provocatoria, fatta di votazioni caotiche e contraddittorie, toni irriguardosi e offensivi, Fiore ha mancato di rispetto non solo ai colleghi consiglieri e alla Giunta, ma all’intero Consiglio Comunale e alla funzione che in quella sede è chiamato a svolgere».
I gruppi ricordano che già in passato si erano verificati episodi simili, ma quanto accaduto il 28 maggio è stato definito come un "punto di non ritorno". «Il livello di irresponsabilità istituzionale ha reso inevitabile la sospensione della seduta e la convocazione urgente di una conferenza dei capigruppo per affrontare l’accaduto con la dovuta serietà».
Secondo la nota congiunta, «non sono mancate frasi spiacevoli volutamente create per generare dissapori all'interno del Consiglio stesso, espresse con tono sommesso e non amplificato dal microfono, altre volte in modo volutamente marcato ma sempre eludendo la registrazione pubblica». Questo, sottolineano i gruppi, avviene «nonostante sia ben noto che la seduta consiliare deve svolgersi nella totale trasparenza tra le parti e, prima ancora, nel rispetto reciproco tra le persone».
Le critiche sono estese anche alla capogruppo di riferimento, Susi Giglioli, accusata di non aver mai preso le distanze dai comportamenti del consigliere Fiore. «Ci saremmo aspettati che i reiterati richiami all’ordine da parte del Presidente del Consiglio potessero servire da monito, tanto al consigliere Fiore quanto alla sua capogruppo, che invece non ha mai mostrato il minimo distacco o riserva nei confronti di un comportamento inconcludente, irrispettoso, demonizzante e svilente, assolutamente non educato e non istituzionale».
Nella dichiarazione si ribadisce il valore del Consiglio comunale come «luogo più alto della rappresentanza democratica della nostra comunità». Per questo, i firmatari affermano che “nessuno è escluso dal dovere di rappresentare con onore, disciplina e responsabilità i cittadini” e che “atteggiamenti volutamente provocatori, irrispettosi o volti a creare confusione non solo sono indegni di quel contesto, ma offendono la dignità stessa dell’Istituzione”.
I gruppi consiliari concludono con un messaggio unitario: «La difesa delle istituzioni e del rispetto reciproco è un dovere comune, che deve trascendere le appartenenze e coinvolgere chiunque abbia a cuore la dignità del nostro Comune».
Firmato dai Gruppi Consiliari:
Partito Democratico
Una Città per Vivere
Fratelli d’Italia
Movimento 5 Stelle
Castelfiorentino di tutti
In copertina il presidente del Consiglio comunale di Castelfiorentino Simone Bruchi